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Eclisse parziale di Sole, 25/11/2011: da vedere in Nuova Zelanda e Tasmania

Partial Solar Eclipse
Partial Solar Eclipse (http://www.flickr.com/photos/-mic-/2723004630/) by michaelll/Michael Mortensen (http://www.flickr.com/photos/-mic-/), on Flickr (http://www.flickr.com/) | (CC BY 3.0) (http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/)
In Nuova Zelanda, Australia, Antartide e Sudafrica si potrà vedere l’Eclisse parziale di Sole che avverrà il 25 novembre 2011 dalle ore 4:23 UTC alle ore 8:17 UTC. Questa quarta ed ultima eclissi parziale di Sole dell’anno sarà visibile dalle alte latitudini nell’emisfero meridionale, in gran parte sul continente antartico. Nel momento di maggior eclisse, quando diventerà l’esemplare parziale di maggiore estensione del 2011, il fenomeno ottico sarà visibile dall’Oceano Antartico al largo della Penisola Antartica alle ore 6:21 UTC.
Immediatamente dopo che la Luna passerà davanti al Sole, inizierà a nasconderne l’immagine nella parte destra per una porzione diversa a seconda del luogo di osservazione in cui ci si troverà sulla Terra.
Questo straordinario evento astronomico sarà la 53ª eclissi del Ciclo astronomico di Saros 123 iniziato nel 1074. Il cono di penombra della durata massima di parzialità di 233,17 minuti sarà differentemente visibile agli osservatori:
– in gran parte dell’Antartide illuminata dal sole di piena estate per 24 ore, in alcune regioni occidentali della Penisola Antartica l’oscuramento del disco solare coprirà la Luna per l’87,3%;
– in Nuova Zelanda (eccetto che nell’estremo nord dell’Isola del Nord): vicino al tramonto, all’inizio dell’eclisse la Luna si sposterà sul lato sinistro del Sole e lo oscurerà per quasi il 20%;
– nel sud del Sudafrica, si vedrà appena dopo l’alba;
– in Tasmania (Australia) e nell’Isola del Sud (la più estesa delle due isole maggiori della Nuova Zelanda) sarà visibile la fase finale dell’eclissi.
Nessuna fase dell’eclisse solare sarà invece visibile a nord di una linea ideale tracciata all’incirca da New Plymouth City (capoluogo della regione Taranaki in Tasmania, Australia) affacciata sul Mar di Tasman a Napier (città e autorità territoriale della Nuova Zelanda nella regione di Hawke’s Bay, nell’Isola del Nord).
E’ sempre raccomandato osservare il Sole utilizzando metodi di visualizzazione sicuri, altrimenti l’impatto della sua visione diretta può provocare istantaneamente la cecità. La procedura di maggiore sicurezza consiste nel proiettare l’immagine del Sole su uno schermo adatto oppure, in alternativa, inserire un apposito filtro solare idoneo sul telescopio. Non sono sicuri strumenti come i filtri oculari, che potrebbero frantumarsi per il calore focalizzato dal Sole.

All Blacks Nuova Zelanda vincitori della Coppa del Mondo di rugby 2011

La squadra nazionale di rugby All Blacks della Nuova Zelanda si è aggiudicata la Coppa del Mondo 2011 di rugby conquistando la vittoria in casa contro la Francia (8-7) al termine di una finale avvincente nello stadio di Eden Park di Auckland. Nonostante il secondo tempo condotto in modo quasi perfetto dai francesi in pressione crescente, la forte difensiva e il possesso della palla da parte dei neozelandesi hanno avuto faticosamente la meglio di misura nella più prestigiosa competizione internazionale di rugby per squadre nazionali maschili organizzata a scadenza quadriennale dall’International Rugby Board (IRB). In questa settima edizione della Rugby World Cup 2011, la Nuova Zelanda si incorona del secondo titolo di campione mondiale dopo 24 anni, di nuovo battendo in finale la nazionale francese nella stessa città neozelandese, ma nel primo appuntamento del 1987 trionfò con uno schiacciante 29-9.
Il primo tempo della finale odierna si è concluso 5-0 per gli All Blacks in seguito alla meta di Tony Woodcock, ottimamente servito da Jerome Kaino. Ma intanto i mediani d’apertura di entrambe le squadre erano dovuti uscire: al 23′, il francese Morgan Parra dopo una ginocchiata ricevuta dal capitano neozelandese Richie McCaw e, al 34′, Aaron Cruden, numero 10 degli All Blacks, colpito a un ginocchio, terzo schierato dopo gli infortuni a Carter e a Slade. Iniziato il secondo tempo, al 5′ il risultato è stato tramutato in 8-0 da un calcio di Donald, entrato al posto di Piri Weepu, che nei primi 40′ non era riuscito a realizzare otto punti fallendo la meta e due calci piazzati. Al 7′ il franco-vietnamita Trinh-Duc ha trasformato la meta del capitano francese Thierry Dusautoir, e in seguito, al 63′, ha fallito un calcio piazzato. La Francia si ritrova quindi sconfitta in finale per la terza volta – 1987 contro la Nuova Zelanda (29-9), 1999 contro l’Australia (35-12) – mentre gli All Blacks ora si fregiano di due titoli mondiali vinti raggiungendo ai vertici in quota le squadre nazionali di rugby dei i Wallabies dell’Australia e gli Springboks del Sudafrica.
Di fronte al pubblico, tra i festeggiamenti entusiasti dei tifosi, il capitano McCaw ha innalzato il trofeo riservato ai campioni di uno dei più importanti eventi sportivi al mondo. Immediati sono arrivati i complimenti dal mondo del rugby ma, prime tra tutte, le solenni congratulazioni inviate da parte di Regina Elisabetta II, Capo di Stato in Nuova Zelanda, in questi giorni in visita ufficiale in Australia, altra nazione appartenente al Commonwealth.

the All Blacks
Photo the All Blacks by Donna_Rutherford, on Flickr │ (CC BY-ND 3.0)